Un libro ti aspetta: Flora Sarrubbo legge da “Cecità” di Josè Saramago
Flora Sarrubbo legge da “Cecità” di Josè Saramago
Un uomo è fermo al semaforo con la sua auto, quando all’improvviso non vede più nulla. È questo l’incipit di Cecità. L’uomo viene accompagnato dal medico, che non riesce però a trovare una spiegazione per quella misteriosa malattia, fin quando non si rende conto di essere stato contagiato anche lui. Stesso destino per tutti i pazienti che sono nella sala d’attesa. Quando la cecità inizia a espandersi in maniera capillare, il governo decide di mettere i ciechi in quarantena. Divisi in gruppi e rinchiusi in edifici fatiscenti, i ciechi tornano a uno stato primitivo. Su queste basi Saramago realizza una lucida analisi della natura umana, un ritratto che letto in questi giorni, inquieta, perché sembra parlare proprio di noi.