Scripta Manent: il dibattito culturale in Alto Adige
Scripta Manent - Il dibattito culturale
Scripta Manent. Nel 2017 abbiamo raccontato i “luoghi”, nel 2018 le “persone”, nel 2019 abbiamo provato a rispondere alla domanda: “Quale pubblico per la cultura italiana in Alto Adige?” Lo abbiamo fatto fornendo dati, intervistando operatori culturali di madrelingua italiana e tedesca e provando a recepire gli stimoli del pubblico più appassionato.
Un’indagine che ha evidenziato la ricchezza e, soprattutto, la varietà del pubblico culturale (o meglio, dei pubblici culturali altoatesini) ottenendo risultati e attenzioni ben al di là delle attese, tanto da spingerci a rilanciare e a fare un ulteriore passo avanti.
Per questo, come già annunciato lo scorso dicembre, nel 2020 ribalteremo la domanda del 2019 e proveremo a rispondere a un quesito simile, ma più complicato: “Quale cultura per il pubblico altoatesino?”
Una domanda che speriamo susciti un dibattito costruttivo in grado di aiutare tutti — operatori e spettatori — a migliorare l’offerta sul territorio, razionalizzandola e provando a facilitare le connessioni TRA i vari pubblici e CON i differenti pubblici.
Questioni che non riguardano solo la qualità e la quantità dell’offerta culturale, ma anche il modo di fruirla, i luoghi in cui viverla e in cui ritrovarsi, senza dimenticare la possibilità di aumentare i numeri del pubblico di riferimento.. Una degli interrogativi più interessanti proposti da Goffredo Fofi nel suo “L’oppio del popolo”: “Se la cultura non mette più il dito nelle piaghe dell’epoca, se evita accuratamente le domande più complicate, a cosa serve se non a intrattenere?“ ci fornisce uno spunto per il dibattito e un’indicazione per un percorso che proveremo a compiere individuando “dita” e soprattutto “piaghe”, senza voler sadicamente rigirarci un coltello..
Perché “mettere il dito nella piaga”, non significa voler provocare sofferenze o inutili fastidi, significa smetterla di far finta di non vedere quel che non ci piace, significa affrontare temi che possono sembrare noiosi e/o urticanti ma che ci riguardano anche se non ci interessano.
Come ricorda un vecchio adagio francese “C’est le ton qui fait la musique”, è il tono che fa la musica e, quindi, cercheremo di affrontare domande e “piaghe” tenendoci a debita distanza da polemiche sterili e evitabilissimi “protagonismi”.
Ci proveremo modificando il formato di Scripta Manent, organizzando incontri, pubblicando interventi, proseguendo con le ormai tradizionali interviste, cercando di dare maggiore visibilità alle offerte di precisi settori culturali e pubblicando una rassegna stampa mensile sugli argomenti che sentiamo più vicini.
Scendendo nei dettagli, la rassegna stampa si ispirerà inevitabilmente ai maestri di “Pagina Tre”, intelligentissimo programma di Radio Tre, mentre gli incontri proveranno ad assomigliare a quelli celebrati da Alexander Langer nell’articolo “Senza confine” e ripubblicate ne “Il viaggiatore leggero” (Sellerio): “Ho alcune idee intorno a come si potrebbe agire per dare vita e significato a incontri e riunioni altrimenti troppo spesso meramente rituali ed espressione di uno stile politico morto e putrefatto. In particolare mi è piaciuto che al parlato si sia affiancata anche la musica (creata lì non riprodotta in scatola) che al posto di altisonanti esperti, magari noti dai giornali o dalla tv, si sia preferito ricorrere a tutte le risorse locali possibili; che sia sia cercata una veracità di testimonianza piuttosto che il consueto scambio di posizioni precotte, che l’intero incontro abbia avuto carattere di evento non di routine, preparato prima e seguito dopo, da attività e che al tempo stesso sia stato pensato ed organizzato per la cittadinanza non per i già informati o già simpatizzanti. Insomma: qualcosa di non sforzato ed artificiale che ha dato la consapevolezza di partecipare a un momento creativo e non semplicemente riproduttivo, con un reale incrocio tra esperienze più che tra posizioni. Per il pubblico era normale limitarsi a domande piuttosto che esibirsi negli inevitabili interventi che di solito vedono esibirsi sopratutto i mancati relatori”.
Già, Scripta Manent riparte con obiettivi ambiziosi. Per raggiungerli ci sarà bisogno della collaborazione di tutti gli interessati, di tutti coloro che amano i “passi avanti”.
Chi volesse partecipare agli incontri, inviare interventi, o anche solo lanciare proposte può scriverci a cultura.italiana[at]provincia.bz.it